"Nelle prove scritte di concorsi pubblici e test di ammissione nelle Università, la violazione della regola dell'anonimato comporta l'invalidità della graduatoria finale".
Questo è il principio espresso dall'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato in una sentenza con la quale ha ammesso ai corsi alcuni studenti che erano stati esclusi dalla graduatoria di medicina e chirurgia dell'Università degli Studi di Messina.
Le irregolarità erano state denunciate prima nei confronti dell'Ateneo di Messina ed in seguito nei confronti di tutti gli altri Atenei d'Italia dal 2007, contestando la scelta del Miur di imprimere il codice segreto sul foglio risposte ed in tutta la documentazione di concorso.
Con la decisione del Consiglio di Stato sono stati dichiarati illegittimi tutti i concorsi per l'ammissione al Corso di laurea in Medicina e Chirurgia dal 2000 al 2010 che si sono svolti nell'Ateneo di Messina
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