L’Azienda Agricola M. produce conserve, condimenti, mosto
cotto, olio di oliva, succhi di frutta, paté, sciroppi e marmellate che
rivende a “Km zero” presso il proprio punto vendita di Menfi.
Nel giugno 2017, l’azienda agricola M. ha aperto sull’isola di Linosa il secondo punto vendita, dopo quello di Menfi, in forza di una SCIA alimentare presentata al Comune di Lampedusa.
In forza di tale titolo autorizzativo, l’azienda M. ha svolto la propria attività di manipolazione, preparazione e cottura, degustazione e vendita di prodotti agricoli dal giugno 2017 e sino al dicembre 2018.
Cioè, sino a quando il Comune di Lampedusa ha contestato all’azienda agricola M. la “improcedibilità” della Scia alimentare per la “mancanza di requisiti urbanistico-edilizi ed igienico-sanitari”, ed ha imposto la sanzione dell’immediato divieto di prosecuzione dell’attività nel punto vendita di Linosa.
Una brutta vicenda per l’azienda M. che ha dovuto chiudere la propria attività commerciale proprio durante il periodo natalizio.
L’azienda M. ha allora proposto un ricorso giurisdizionale al TAR Sicilia Palermo col patrocinio dell’avvocato Santo Botta, contro il Comune di Lampedusa e l’A..S.P. di Palermo per l’annullamento, previa la sospensione degli effetti, del provvedimento di divieto di prosecuzione dell’attività.
In particolare, l’avvocato Santo Botta ha censurato il provvedimento impugnato sotto diversi profili posto che il Comune di Lampedusa ha ignorato le norme che regolano i principi dell’autotutela successivamente al consolidamento della SCIA alimentare e ha omesso di valutare i documenti e le memorie depositate dall’azienda al fine di integrare la pratica di scia.
Frattanto, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo ha notificato un ulteriore provvedimento repressivo all’azienda Montalbano contestando la mancanza del manuale di autocontrollo HACCP e la incongruenza tra i contenuti della Scia alimentare presentata al Comune e l’attività effettivamente svolta nel punto vendita di Linosa in sede si sopralluogo.
Anche tale provvedimento è stato impugnato dall’azienda M., sempre col patrocinio dell’avvocato Santo Botta, con motivi aggiunti di ricorso.
Il TAR Sicilia Palermo, condividendo le censure formulate dall’avvocato Botta, ha accolto la richiesta di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati; pertanto, per effetto del provvedimento cautelare reso dal Tribunale Amministrativo Regionale in data 25 febbraio 2019, l’azienda agricola Montalbano potrà riaprire il punto vendita di Linosa e le amministrazioni resistenti, ASP Palermo e Comune di Lampedusa, sono state condannate a pagare le spese legali sostenute dall’azienda M. nella fase cautelare.
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