mercoledì 28 giugno 2023

Dopo 9 anni il TAR consente la partecipazione ad una procedura di stabilizzazione

Il segretario generale del Presidente della Regione nominato Commissario ad acta

Il CREA condannato a pagare 20 euro di penalità di mora per ogni giorno di ritardo


Ci sono voluti due giudizi davanti al Giudice del Lavoro di Palermo e uno davanti al TAR Sicilia per 

Pur essendo in possesso di tutti i requisiti previsti dal Bando, il ricercatore palermitano era stato erroneamente escluso dalla partecipazione alla procedura di stabilizzazione poiché il CRA aveva ritenuto che fosse insussistente un rapporto di lavoro subordinato.

Avverso il provvedimento di non ammissione alla stabilizzazione, il ricercatore aveva proposto ricorso innanzi al Giudice del Lavoro di Palermo.

Il Tribunale di Palermo – Sezione Lavoro, con sentenza del novembre 2018 aveva accertato il diritto del ricercatore «a partecipare alla procedura di stabilizzazione di cui al bando del 14.12.14, pubblicato in data 30.12.14» subordinando ogni statuizione in merito alla successiva assunzione all’espletamento della procedura selettiva in sintonia con quanto previsto dal Bando.


Tuttavia, il CREA non aveva mai dato esecuzione
 al giudicato nascente dalla Sentenza del Tribunale di Palermo, sezione Lavoro.

Ed allora, il ricercatore, avendo ancora interesse a conseguire la piena attuazione della Sentenza del Giudice del Lavoro di Palermo, si affidava all’avvocato Santo Botta del foro di Sciacca il quale proponeva ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia di Palermo al fine di sentir condannare il CREA a convocare il ricercatore palermitano a sostenere la prova orale così come previsto dal Bando, a valutare i titoli ai fini dell’eventuale inserimento in graduatoria.

Con Sentenza del 27 giugno 2023, il TAR Palermo, presidente dott. Passarelli Di Napoli, relatore dott.ssa Russo, ha accolto il ricorso proposto dal ricercatore palermitano condannando il CREA a dare piena e completa esecuzione alle precedenti statuizioni del Giudice del Lavoro e, dunque, a consentirgli di partecipare alla procedura di stabilizzazione del dicembre 2014 entro 120 giorni.

Se entro il termine stabilito dal TAR, il CREA non avrà adempiuto, interverrà un Commissario ad acta, affinché provveda ai necessari adempimenti (ivi compresa la nomina di una commissione), già individuato nel Segretario generale della Presidenza della Regione siciliana, avv. Maria Mattarella.

È stata, inoltre, prevista una penalità di mora di importo pari a € 20,00, che sarà dovuta per ogni giorno di ulteriore ritardo.

Infine, il CREA è stato condannato al pagamento delle spese legali e al rimborso del contributo unificato di iscrizione a ruolo.


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