mercoledì 16 ottobre 2013

Triplicano le marche da bollo delle cause: così si garantirà l'assunzione dei magistrati


Arriva un salasso per gli avvocati e per i propri assistiti. La cosiddetta «marca da otto», ossia l'importo forfettario di 8 euro che si versa, oltre al contributo unificato, all'atto dell'iscrizione a ruolo della causa, triplica e arriva a 25 euro per garantire l'assunzione dei nuovi magistrati vincitori di concorso. Per i quali lo stato spenderà 18,6 milioni nel 2014, 25,3 nel 2015 e 31,2 nel 2016, tutti finanziati attraverso l'aumento dei diritti di notifica e la riduzione di un terzo degli importi spettanti al difensore, all'ausiliario del magistrato, al consulente tecnico di parte e all'investigatore privato. 
E arriva anche l'obolo per partecipare agli esami di avvocato e ai concorsi di notaio e magistrato. Per partecipare l'esame di abilitazione all'esercizio della professione forense si dovranno versare 50 euro, mentre gli aspiranti cassazionisti dovranno pagarne 75. 
Sempre 50 euro sarà il contributo obbligatorio a carico dei futuri notai e magistrati. Con la bozza di legge di stabilità 2014 il ministero della giustizia ha chiarito una volte per tutte che, di questi tempi, i concorsi costano troppo. 
Per quanto riguarda le future toghe, la necessità di imporre un contributo di 50 euro si impone in considerazione del fatto, si giustifica il ministero, che per ogni concorso si spendono in media 2 milioni di euro.

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