Dopo la decisione del Consiglio di Stato probabile l'iscrizione in sovrannumero dei ricorrenti
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| Policlinico Universitario Paolo Giaccone |
facoltà.
Gli avvocati Rubino ed Impiduglia hanno sostenuto nel ricorso proposto che i moduli di risposta consegnati ai candidati e poi trasmessi per la correzione contenevano un diverso codice identificativo (cd. “username”); tale codice rendeva il modulo di risposta consegnato certamente riconoscibile. Il Consiglio di Stato, sezione seconda, chiamato ad esprimere un parere, vista la relazione del direttore generale del Ministero dell’Istruzione, disponeva incombenti istruttori, chiedendo al Ministero dell’Istruzione di provare la presenza, o meno, nel modulo di risposta del codice identificativo (cd. “username”).
In esecuzione della pronunzia interlocutoria il direttore generale del Ministero resistente confermava la presenza del codice identificativo – username del singolo candidato anche nel modulo di risposta; sicchè il Consiglio di Stato ha ritenuto che “dalle singole prove era possibile senza particolare difficoltà risalire al nome del candidato”.
Pertanto il Consiglio di Stato, ritenendo ancora che “la violazione del principio dell’anonimato nella correzione delle prove ne vizia in radice lo svolgimento ed implica l’annullamento delle prove stesse” ha espresso parere favorevole, di carattere vincolante, per l’accoglimento del ricorso straordinario al Capo dello Stato proposto dagli studenti agrigentini, limitatamente ai soggetti che hanno sottoscritto il ricorso straordinario, facendo salvi gli ulteriori provvedimenti da parte dell’Amministrazione universitaria.
In precedenza in casi analoghi è stata disposta l’iscrizione in sovrannumero dei ricorrenti presso le singole facoltà; pertanto è assai probabile che l’Amministrazione universitaria disponga l’iscrizione in sovrannumero dei ricorrenti al fine di sanare la situazione di illegittimità riscontrata dal Consiglio di Stato.


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