Per disdire il Canone Rai bisogna garantire che gli apparecchi siano
inutilizzabili o ceduti, è possibile disdirlo seguendo le procedure
indicate nell’articolo che spiega nel dettaglio Come non fare per pagare il canone RAI.
Oppure, intraprendere la via della domanda dell'oscuramento delle reti.
Si tratta di un'opportunità che i contribuenti potranno percorrere grazie alla sentenza n. 597/2013 della Commissione Tributaria Regionale del Lazio.
La sentenza 597/2013 ha, infatti, accolto l’istanza di un
contribuente che si era opposto alla cartella esattoriale di riscossione
del canone tv, producendo la domanda di richiesta di oscuramento
inviata alla Rai. Ovviamente l’amministrazione televisiva non aveva
risposto e il fisco aveva proceduto all’emissione della relativa
cartella, impugnata poi dal contribuente.
Questi, dopo la soccombenza innanzi alla commissione provinciale, non
si è dato per vinto e ha proposto opposizione in secondo grado,
trovando finalmente ragione con una decisione destinata non solo a far
discutere, ma soprattutto a diventare una via di fuga dalla tassa del
monopolio televisivo di Stato.
Secondo i magistrati laziali la cartella è
nulla, anche se il cittadino ha continuato a usufruire dei servizi tv.
È sufficiente, infatti, che egli abbia fatto denuncia di oscuramento
alla Rai e questa non abbia risposto.
La norma di recesso dal canone è assurda, perché risalente a un
periodo storico in cui c’era una tv ogni 50 utenti e gli unici canali
erano quelli Rai, ma è stata superata da una pronuncia di una
Commissione con un anelito di libertà.
Nessun commento:
Posta un commento