Accolto il ricorso di una proprietaria di un edificio.
Su quella villette pendeva già una ingiunzione di demolizione. Così come avvenuto per tante altre abitazioni di Licata. Ma in questo caso, e per la prima volta, il giudice ha ordinato lo “stop” all'abbattimento dell'edificio.
Le ruspe sarebbero dovute arrivare già il 19 settembre scorso. Ma per il momento, non arriveranno. Il Tar di Palermo, infatti, ha accolto l’istanza cautelare richiesta dalla ex proprietaria dello stabile, stoppando la demolizione. I giudici amministrativi hannno sospeso l’ordine demolitorio fino alla trattazione dell’udienza di merito.La ricorrente, assistita dagli avvocati Santo Botta, Girolamo Rubino e Calogero Marino, prima di impugnare il provvedimento con il quale il Comune di Licata - in attuazione di una apposita convenzione stipulata con la Procura della Repubblica di Agrigento - ha fissato la data della materiale demolizione dell’immobile per il 19 settembre, aveva già presentato altri due ricorsi al Tar. Una prima volta contestando la revoca della concessione edilizia disposta nei suoi confronti dal Comune, mentre con il secondo ricorso ha chiesto lo stop alla demolizione.
Ebbene il Tar Palermo, presieduto dal giudice Calogero Ferlisi, accogliendo le censure mosse dagli avvocati Botta, Rubino e Marino ha sospeso la demolizione dell’immobile rilevando “che l’interessata deduce complessi motivi di censura, facendo presente, tra l’altro, che il ricorso introduttivo ha natura pregiudiziale, siccome rivolto contro la revoca della concessione edilizia”.
- L'intero articolo su Live Sicilia
Nessun commento:
Posta un commento